Formato della carta
Il formato carta fa riferimento alle dimensioni del foglio, solitamente espresse in centimetri. La voce 'formato' è correntemente impiegata per designare le dimensioni del libro o di una pubblicazone.
Il formato deve il nome al telaio, detto appunto forma, di solito in legno di cipresso al cui interno erano tesi sottili fili di ottone, detti vergelle, ancorati ad alcune traverse di legno, i filoni, disposti perpendicolarmente alle vergelle. Quando si immergeva la forma nel tino o nella vasca che conteneva l'impasto acquoso ottenuto dalla macerazione dei cenci (il pesto), i filoni e le vergelle ne riuscivano a trattenere una parte che liberata dall'acqua in eccesso, dopo un ulteriore trattamento con colla e successiva asciugatura, sarebbe diventata un foglio di carta di dimensioni pari a quelle dello staccio.
Intrecci particolari nella trama della forma variabili da cartiera a cartiera costituivano la filigrana, uno spessore ridotto e calcolato in alcune aree del foglio di carta che restituiva disegni e scritte visibili in controluce. Per queste loro particolarità, le filigrane sono molto studiate al fine di stabilire provenienza e datazione di libri e documenti.
Le cartiere forniscono carta in qualsiasi dimensione se il quantitativo ordinato è adeguato.
Formati carta normalizzati
I formati carta detti normalizzati furono introdotti in Germania nel 1922 con la norma DIN 476 e recepiti in buona parte dell'Europa già nel periodo antecedente la guerra. Attualmente sono regolati dalla norma ISO 216:2007, derivata dalla DIN 476, avente a titolo Writing paper and certain classes of printed matter — Trimmed sizes — A and B series, and indication of machine direction.
I formati che vi si descrivono obbediscono a regole fisse di divisione. In particolare si richiede che siano soddisfatte entrambe le condizioni:
- il formato successivo si ottenga dal formato immediatamente superiore piegando in due il foglio sul lato lungo (parallelamente al lato corto);
- i lati del foglio così ottenuto rimangano in proporzione con quelli del formato precedente.
Semplici calcoli mostrano che affinché questo si verifichi, detti <a> e <b> i lati del foglio ottenuto e <b> e <c> i lati del formato di partenza, con <c> necessariamente uguale al doppio di <a>, è necessario che <b> sia media proporzionale fra <a> e <c>. Infatti perché i lati rimangano in proporzione deve essere
a : b = b : c
da che si trova b² = ac, ovvero b² = 2a² che con a = 1 restituisce b = √2, che dà il rapporto cercato 1 : √2.
Imponendo inoltre che la superficie del foglio unitario A0 sia di 1 m², si trovano per A0 le dimensioni a = 841 mm, b = 1189 mm. Avremo perciò la seguente definizione:
A0 è il foglio avente superficie pari a 1 m², con i lati in proporzione 1 : √2.
Nel disegno in alto è mostrato un metodo per la costruzione di un formato generico con i lati in rapporto 1 : √2. Dato il quadrato di lato l tracciare la diagonale AC, per il teorema di Pitagora uguale a l·√2. Fatto centro in A tracciare con un compasso l'arco di cerchio CF di raggio AC pari alla diagonale del quadrato, fino a incontrare il prolungamento del lato AD in F. Il foglio cercato sarà il rettangolo ABEF.
Il numero identificativo del formato, a fianco della serie, indica le pieghe o i tagli necessari per ottenere il formato in questione partendo dal formato principale. Partendo dal formato A0 è possibile ottenere il formato A3 con tre tagli (o pieghe) successivi, arriviamo al formato A4 attraverso quattro pieghe o quattro tagli, si ottiene il formato A5 con cinque tagli successivi eccetera.
Il foglio tagliato in un particolare formato può essere individuato in due modi:
- citando la sigla composta dalla lettera della serie e dal numero del taglio, preceduta o no dalla dicitura ISO; per esempio A4, A3 ecc.
- citando le sue dimensioni in cm o in mm, nell'ordine prima la dimensione minore, poi la dimensione maggiore; per esempio 21 x 29,7 per indicare le dimensioni di un A4, 29,7 x 42 per indicare le dimensioni di un foglio A3 e così via.
Modo di costruzione dei formati di carta ISO A inferiori fino al formato A7 a partire da un foglio ISO A0 per mezzo di tagli o piegature successive | Rapporti fra i formati di carta ISO dal formato A0 fino al formato A7 |
Quanti fogli di un formato ci sono in A0?
Per sapere quanti fogli di un formato inferiore sono contenuti in un foglio A0 (oppure B o C) ci si può servire di un prontuario, una tabella realizzata allo scopo. In alternativa, rapidamente, detto t l'identificativo numerico del formato che accompagna le serie A, B, C, il numero di fogli n contenuti nel formato ISO A0 è:
n = 2t
Così, per es., possiamo subito calcolare che nel formato A0 ci sono 24 = 16 fogli di formato A4. Svolgiamo così rapidamente un'operazione che avrebbe richiesto ben più lunga elaborazione; allo stesso risultato si arriva infatti dividendo le dimensioni del foglio A0 per le dimensioni del foglio A4: si divide l'altezza di A0 per l'altezza di A4, la larghezza di A0 per la larghezza di A4 e si moltiplicano fra loro i quozienti.
Allo stesso modo, è possibile calcolare quanti fogli di un dato formato sono contenuti in un altro facendo t uguale alla differenza degli identificativi di formato. Se per es. vogliamo sapere quanti fogli A7 sono contenuti in un foglio A3, perché vorremo con essi realizzare dei biglietti da visita, abbiamo t = 7-3 = 4, e dunque il numero risultante è n = 24= 16.
I formati normalizzati sono indicati semplicemente attraverso le loro sigle alfanumeriche: A4, A3, A5. Non è raro tuttavia che siano preceduti dalla sigla ISO, per cui si parla di ISO A4, ISO A3, ISO A5. Spesso in maniera del tutto equivalente si può sentire parlare di UNI A4, UNI A3, UNI A5 e così via.
I formati della serie B
La norma ISO 216 definisce anche i formati della serie B. I lati di uno qualunque dei formati della serie B — diciamo per es. B4 — si trovano calcolando la media geometrica dei lati del corrispondente formato A — in questo caso A4 — con i lati, naturalmente a due a due, del formato immediatamente superiore — nel nostro caso A3. Così, nell'esempio concreto, detti x e y i lati del formato B4, prelevando per A4 e A3 i valori dalla tabella dei formati della serie A in basso, si trova:
x = √210·297 = √62379 = 250
y = √297·420 = √124740 = 353
dove i valori finali sono ottenuti per arrotondamento.
I formati della serie C
I formati della serie C sono descritti in ISO 269:1985, Correspondence envelopes — Designation and sizes. I formati della serie C sono pensati per le buste della corrispondenza destinate a contenere i formati ISO A e B illustrati dalla ISO 216. Il formato carta della serie C è definito come il formato intermedio fra due formati ISO A e B, ottenuto come media geometrica fra le misure dei lati corrispondenti di due formati A e B aventi lo stesso indicatore numerico.
Per esempio, detti x e y i lati del formato C2, con i valori dei lati corrispondenti dei fogli ISO A2 e ISO B2 presi dalla tabella in basso, si trova:
x = √420·500 = √210000 = 458
y = √594·707 = √419958 = 648
dove i valori finali sono ottenuti per arrotondamento.
Tabella delle misure dei formati ISO A, B e C
Le misure sono in mm, lato corto x lato lungo
Formati della serie A |
Formati della serie B |
Formati della serie C | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
A0 |
841
|
x
|
1189
|
B0 |
1000
|
x
|
1414
|
C0 |
917
|
x
|
1297
|
||
A1 |
594
|
x
|
841
|
B1 |
707
|
x
|
1000
|
C1 |
648
|
x
|
917
|
||
A2 |
420
|
x
|
594
|
B2 |
500
|
x
|
707
|
C2 |
458
|
x
|
648
|
||
A3 |
297
|
x
|
420
|
B3 |
353
|
x
|
500
|
C3 |
324
|
x
|
458
|
||
A4 |
210
|
x
|
297
|
B4 |
250
|
x
|
353
|
C4 |
229
|
x
|
324
|
||
A5 |
148
|
x
|
210
|
B5 |
176
|
x
|
250
|
C5 |
162
|
x
|
229
|
||
A6 |
105
|
x
|
148
|
B6 |
125
|
x
|
176
|
C6 |
114
|
x
|
162
|
||
A7 |
74
|
x
|
105
|
B7 |
88
|
x
|
125
|
C7 |
81
|
x
|
114
|
||
A8 |
52
|
x
|
74
|
B8 |
62
|
x
|
88
|
C8 |
57
|
x
|
81
|
||
A9 |
37
|
x
|
52
|
B9 |
44
|
x
|
62
|
C9 |
40
|
x
|
57
|
||
A10 |
26
|
x
|
37
|
B10 |
31
|
x
|
44
|
C10 |
28
|
x
|
40
|
Formati non rifilati ISO RA e SRA, formati della stampa digitale SRA4, SRA3, A3 Plus, A3+, Super A3
La ISO 217:2008 (riscrittura della 217:1995) Paper — Untrimmed sizes — Designation and tolerances for primary and supplementary ranges, and indication of machine direction, specifica una serie primaria e una serie secondaria di formati carta non rifilati in fogli da cui ricavare successivamente i formati della serie A così come definiti dalla Iso 216 e definisce un sistema per designare tali formati, specificando inoltre la direzione di macchina.
La ISO 217 definisce due serie di formati, il formato RA (Raw format A) e il formato SRA (Supplementary Raw format A), la cui superficie rispetto al formato omologo della serie A è maggiorata del 5% nel formato RA e del 15% nel formato SRA.
Il foglio di formato RA0 ha perciò una superficie di 1,05 m² e quello della serie SRA misura 1,15 m².
I lati dei fogli così ottenuti, anche per i formati successivi, sono ancora in rapporto 1 : √2, ma le loro dimensioni sono arrotondate al centimetro superiore. Le maggiorazioni applicate nella serie RA consentono dimensioni tali da assicurare la stampa al vivo dei documenti in formato A (si dice stampato al vivo un documento in cui l'inchiostro è depositato fino sui bordi, per esempio nel caso di una foto a tutta pagina), mentre le dimensioni della serie SRA assicurano lo spazio necessario alla stampa dei segni di registro, delle barre di controllo e dei segni di taglio.
Le misure sono in mm, lato corto x lato lungo
Formati della serie RA |
Formati della serie SRA | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
RA0 |
860
|
x
|
1220
|
SRA0 |
900
|
x
|
1280
|
|
RA1 |
610
|
x
|
860
|
SRA1 |
640
|
x
|
900
|
|
RA2 |
430
|
x
|
610
|
SRA2 |
450
|
x
|
640
|
|
RA3 |
305
|
x
|
430
|
SRA3 |
320
|
x
|
450
|
|
RA4 |
215
|
x
|
305
|
SRA4 |
225
|
x
|
320
|
Questi formati , in particolare quelli della serie SRA, sarebbero probabilmente rimasti sconosciuti al grande pubblico se le case costruttrici di stampanti digitali non li avessero adottati negli impianti desktop casalinghi e per la piccola attività. La diffusione di macchine in grado di stampare al vivo i formati A4 e A3 con sempre maggiore qualità, sfruttando tecnologie a getto di inchiostro o xerografiche, ha favorito la circolazione dei formati non rifilati e la diffusione delle sigle che a quei formati si accompagnano: SRA4, SRA3, A3 Plus, A3+, Super A3.
Il formato A3+, per esteso A3 Plus e in maniera del tutto equivalente indicato come formato Super A3, spesso confuso con il formato SRA, forse per via del fatto che SR sembrerebbe abbreviazione di Super, è in realtà una 'intrusione' , dal momento che questo formato è uno standard nordamericano. Nella codifica dei formati Ansi (American National Standards Institute) ANSI/ASME Y14.1 i formati, anche qui l'uno il doppio dell'altro ma con rapporti differenti fra loro, sono indicati con le lettere dell'alfabeto, dalla A alla E.
Il formato più vicino all'ISO A3, il ledger / tabloid, misura 11 x 17 pollici (279 x 432 mm) ed è indicato con la lettera B. Il formato detto Super A3 (non definito dallo stesso standard) che lo contiene (13 x 19 pollici, 330 x 483 mm) è infatti indicato come Super B.
Formati ANSI | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
misure in pollici (inches) | equivalente in mm | denominazione corrente | ||||||
A | 8.5 | x | 11 | 216 | x | 279 | Letter | |
B | 11 | x | 17 | 279 | x | 432 | Ledger / Tabloid | |
Super B | 13 | x | 19 | 330 | x | 483 | Super A3, A3+, A3 Plus (non definito nello standard ANSI) | |
C | 17 | x | 22 | 432 | x | 559 | ||
D | 22 | x | 34 | 559 | x | 864 | ||
E | 34 | x | 44 | 864 | 118 |
Formati carta tradizionali
Prima dell'introduzione dei formati normalizzati, i formati di carta oggi individuati da sigle mute e tutto sommato insignificanti per buona parte dell'utenza avevano nomi affatto particolari. Riporto la denominazione delle carte come esposta in Giulio Pozzoli, Manuale di tipografia, Milano, Luigi Cioffi Librajo Editore, 1861, p. 313. Le misure sono in cm.
Carta da lettera | Quartina |
22
|
x
|
32
|
Mezzanella |
23
|
x
|
36
|
|
Olandina |
25
|
x
|
39
|
|
Olandina doppia |
39
|
x
|
51
|
|
Quadrotta |
29
|
x
|
47
|
|
Quadrotta doppia |
46
|
x
|
58
|
Carta da scrivere | Notarile |
24
|
x
|
35
|
Pellegrina |
31
|
x
|
43
|
|
Leona |
34
|
x
|
42
|
|
Pellegrina doppia |
41
|
x
|
60
|
|
Leona doppia |
45
|
x
|
71
|
Carta da stampa | Leon Pavia |
42
|
x
|
61
|
Bislunga |
46
|
x
|
72
|
|
Spiera |
51
|
x
|
69
|
|
Quadra |
55
|
x
|
85
|
|
Leon Pavia doppia |
6
|
x
|
88
|
|
Realino |
43
|
x
|
60
|
|
Reale |
47
|
x
|
62
|
|
Sotto imperiale |
50
|
x
|
80
|
|
Imperiale |
58
|
x
|
79
|
|
Elefante |
65
|
x
|
91
|
|
Papale |
83
|
x
|
111
|
|
Papalone |
91
|
x
|
111
|
Indice degli argomenti
Introduzione (5)
- Definizione del libro e terminologia relativa
- Formati librari
- Formato della carta
- Impostazione della pagina
- Le parti del libro
Pagine iniziali (5)
Testo o corpo del testo (4)
Abbreviazioni e simboli (5)
- Abbreviazioni
- Abbreviazioni nomi di persona
- Sigle e acronimi
- Titoli civili e militari
- Trattamento del testo con le abbreviazioni