Correzioni e controllo
In questa sezione diamo uno sguardo alle procedure di controllo più o meno automatizzate che è possibile mettere in campo per limitare gli errori e correggere i refusi nei testi delle pubblicazioni in modo da poterle chiudere con relativo dispendio di tempo e energie.
Book checklist
Prima di stampare un libro, è opportuno eseguire alcuni controlli preliminari, anche banali, ma fondamentali per non incorrere in spiacevoli sorprese una volta stampato il volume. A quali controlli deve essere sottoposto un libro prima di stampare? È possibile un controllo in prestampa accurato e preciso del prodotto libro?
Correzione delle bozze
La correzione delle bozze è una delle fasi più delicate nella realizzazione del libro. La gran parte delle persone preferisce correggere il cartaceo, mentre è senz'altro possibile annotare un testo direttamente a video, anche se in entrambi i casi le correzioni dovranno essere riportate nell'originale dal compositore. I software professionali di impaginazione non hanno infatti diffusione tale da consentire che autori e correttori possano lavorare direttamente sul testo sia per il costo relativamente alto dei programmi sia per la difficoltà di utilizzo.
Nella correzione a video tuttavia ci si potrà avvalere solamente dei segni e degli strumenti messi a disposizione dal programma. Acrobat Reader di Adobe, gratuito, consente l'utilizzo di due soli strumenti, appena appena sufficienti per annotazioni minime: l'evidenziatore e la nota. In Acrobat Professional, ma a pagamento, fra gli strumenti a disposizione per il commento e le marcature grafiche si trova anche una matita per disegno a mano libera, con la quale poter utilizzare i segni convenzionali come sul cartaceo. Altri strumenti essenziali sono presenti per facilitare il compito ai correttori: caselle di testo, sottolineato, barrato, note al testo potendo in questo caso evidenziare e mettere la nota in una sola operazione.
Fra i programmi gratuiti di una certa forza va invece senz'altro raccomandato PDF-XChange Viewer che oltre a mettere a disposizione dell'utente gli stessi strumenti di Acrobat Professional per quanto concerne l'annotazione elettronica, consente la creazione e la modifica di altri strumenti che avvicinano di molto l'aspetto delle operazioni compiute a video a quelle prodotte sul cartaceo.
I correttori esperti pur partendo da basi e principi comuni finiscono per personalizzare i segni di correzione sviluppando ognuno un proprio stile, ognuno una maniera propria di intervenire sul testo.
La simbologia adottata, almeno per quanto riguarda l'area italiana, è codificata dalla norma UNI 5041:1996 Correzione delle bozze di stampa. Per correggere un testo è bene munirsi di penne colorate molto vistose, senza aver paura di 'sporcare' il testo, in genere la rossa o la verde vanno benissimo.
La correzione su una riga di testo avviene in due fasi:
- si marca il testo da correggere con un tratto di penna (un contrassegno univoco), utile a definire la cancellazione, l'inserimento, lo spostamento o la modifica di un carattere, una sillaba, una parola o un'intera frase.
- a lato, nel margine, si riporta il contrassegno utilizzato con la correzione richiesta.
Si eviti in ogni caso di correggere direttamente la stampa. La natura dell'intervento deve essere sempre operata attraverso la scelta e l'uso appropriato di segni e scritture che ne delimitino con precisione l'estensione e ne chiariscano inequivocabilmente il significato.
Revisione (formale) del testo
Molti degli errori tipici commessi durante la battitura sono dovuti all'uso scorretto della tastiera e possono per la gran parte essere evitati attraverso l'uso degli strumenti di correzione automatica eventualmente messi a disposizione dal software, come in Microsoft Word o in Adobe InDesign, per esempio. Naturalmente sarà necessario assicurarsi che la correzione automatica non intervenga anche sui nomi e sui termini specialistici estranei al vocabolario utilizzato dal software, diventando a sua volta fonte di nuovi errori, in alcuni casi ancora più difficili da eradicare.
Spesso la scuola sembra non insegnare le regole dell'ortografia e della fonologia con il rigore e la pignoleria normalmente applicati in altre branche della grammatica. Semplicemente, non lo ritiene necessario. Così è facile potersi confondere sull'uso degli accenti o, quanto meno, mostrarsi indifferenti rispetto al loro utilizzo corretto.
Vero è che fino agli anni settanta e oltre, la convenzione oggi comunemente adottata di far corrispondere un suono chiuso all'accento acuto e un suono aperto all'accento grave non trovava ancora unanime sostegno, sicché anche in libri di indiscusso valore linguistico è dato rinvenire 'perchè, affinchè' con l'accento grave.
Va detto che ancor oggi non vi è accordo sugli accenti da adoperare con le vocali <i> e <u> (vedi accento grave e acuto per approfondire).
Le disfunzioni di battitura che provocano nel lettore sensazione di non trovarsi di fronte a un testo professionale sono principalmente dovute a
- spazi doppi o tripli in luogo di uno spazio unico
- spaziatura incoerente o imprecisa con la punteggiatura
- rientri manuali
- doppi segni di punteggiatura
- errori d'accentazione
- errori di battitura
Correzioni (semi)automatiche
È possibile apportare le prime correzioni di base in automatico con lo strumento Trova/Cambia presente nella quasi totalità dei wordprocessor. Correzioni molto più sofisticate e 'ragionate', mettendo però in conto di poter affrontare maggiori difficoltà nella preparazione delle query, possono essere eseguite con programmi che utilizzano espressioni Grep (general regular expression print), un tipo di filtro di ricerca che fa uso delle espressioni regolari per individuare ed eventualmente modificare stringhe di testo che ricalcano particolari modelli costruttivi. Pochi sono i tool gratuiti. Word non offre il Grep fra gli strumenti di ricerca, ma è possibile trovarlo in OpenOffice. Per Windows sono comunque da segnalare, assolutamente free, dnGrep e grepWin, che svolge egregiamente il compito di cercare stringhe e sostituirle con valori dati, forse il più semplice per chi comincia. Programmi più completi e strutturati, tutti a pagamento, sono PowerGrep che a fronte di un costo di 119 euro incorpora numerosi esempi e validi tutorial per avvicinarsi al mondo Grep, BBEdit il cui costo è sui 50 dollari e WinGrep che costa solo 30 dollari. Ultraedit costa meno di 60 dollari ed è disponibile per tutte le piattaforme, ma il panorama è ovviamente molto più vasto. Inoltre con qualche limite è possibile utilizzare il Grep all'interno di InDesign e costruire addirittura stili grep, che tengano conto del verificarsi o meno di alcuni pattern testuali.
Negli esempi seguenti mi riferisco a Microsoft Word 2007, ma le impostazioni sono valide a meno di piccole variazioni per qualunque software.
Spazi
Spazi multipli
Partiamo con le correzioni più semplici, riducendo i doppi spazi che inevitabilmente fanno la loro comparsa in qualunque tipo di testo. Nella finestra Trova battere due volte la barra spaziatrice nella casella Trova e una volta nella casella sostituisci, scegliere quindi sostituisci tutto. In tal modo tutti gli gli spazi multipli (dove la barra sia stata battuta più volte) saranno ridotti di uno spazio. In particolare gli spazi doppi diverranno spazi singoli e, cosa importante, la sostituzione lascerà comunque integri e immutati gli spazi singoli. Applicando ricorsivamente la sostituzione, si elimineranno tutti gli spazi multipli.
Spazi con i segni di punteggiatura
Gli spazi che accompagnano impropriamente i segni di punteggiatura possono essere rimossi con più passaggi di trova/sostituisci, cercando, come nel caso precedente lo spazio e il segno e sostituendolo con il solo segno.
Descrizione | Trova | Sostituisci con |
Spazio prima di un punto | <spazio>. | . |
Spazio prima di una virgola | <spazio>, | , |
Spazio prima di un punto e virgola | <spazio>; | ; |
Spazio prima dei due punti | <spazio>: | : |
Spazio prima dei punti sospensivi (non sempre superfluo, si badi) | <spazio>… | … |
Spazio prima della parentesi tonda chiusa (vale anche per la quadra o la graffa) | <spazio>) | ) |
Spazio dopo la parentesi tonda aperta (vale anche per la quadra o la graffa) | (<spazio> | ( |
Spazio prima di un punto interrogativo | <spazio>? | ? |
Spazio prima di un punto esclamativo | <spazio>! | ! |
Spazio prima del simbolo di percentuale | <spazio>% | % |
Spazio prima delle virgolette basse chiuse | <spazio>» | » |
Spazio dopo le virgolette basse aperte | «<spazio> | « |
Lo spazio prima e dopo l'apostrofo dovrà comunque valutarsi caso per caso, a seconda che l'apostrofo segua o preceda la consonante e distinguendolo dalla virgoletta semplice chiusa. La stessa cosa può dirsi delle ricerche effettuate a carico delle virgolette doppie, dal momento che il filtro di ricerca non distingue fra virgolette aperte e virgolette chiuse.
È notevole che tutte le ricerche che si richiedono in tabella possono essere effettuate con una ricerca unica attraverso il Grep. Per fare ciò si metta in Trova l'espressione seguente, lasciando vuota la voce Sostituisci:
(?<=[([{«“])\s +| \s+(?=[])}»”%,.:;?!…])
Rientri manuali in principio di riga
Naturalmente l'aver condotto a termine l'operazione al punto precedente non ci assicurerà di aver eliminato tutti gli spazi indesiderati. Tutti gli spazi antiestetici che si trovano in principio di riga, prima di un punto o di una virgola, prima di una parentesi chiusa, dopo una parentesi aperta, fra l'apostrofo e la parola seguente, rimarranno tranquillamente al loro posto a sfidare la nostra sensibilità.
Nei testi battuti forniti per l'impaginazione è facile trovare rientri in principio di riga realizzati con metodi non ortodossi e quindi inadatti ad essere correttamente impaginati. Il rientro di un paragrafo in tutti i programmi di elaborazione testi o di impaginazione si imposta correttamente nelle proprietà di paragrafo ed è canonicamente uguale ad 1 em, largo cioè tanti punti quanti il corpo del carattere.
Tuttavia operatori con conoscenze superficiali del software, nell'esigenza di replicare un'impaginazione editoriale, costruiscono i rientri con carattere di tabulazione o, peggio, con la battitura successiva di un numero determinato di spazi.
In questo caso mettere ordine nel nostro testo ci costerà più di un passaggio. La tecnica per risolvere queste anomalie è la stessa: cercare il carattere accompagnato dallo spazio e sostituirlo con il solo carattere in modo da eliminare lo spazio. Così lo spazio in principio di riga può essere facilmente eliminato considerando che esso segue di necessità o la fine di un paragrafo o un'interruzione manuale di riga o un'interruzione manuale di pagina. Di conseguenza sarà possibile risolvere questo problema, se presente, con tre passaggi (uso la simbologia di word e indico con <spazio> un singolo spazio battuto attraverso la pressione sulla barra spaziatrice). Il tabulatore può essere facilmente eliminato cercando il carattere di tabulazione e lasciando vuoto il corrispondente campo nella voce sostituisci:
Descrizione | Trova | Sostituisci con |
Spazio dopo la fine di un paragrafo | ^p<spazio> | ^p |
Spazio in principio di una nuova riga di testo | ^l<spazio> | ^l |
Spazio che segue un'interruzione di pagina | ^m<spazio> | ^m |
Elimina carattere di tabulazione | ^t |
Segni doppi di punteggiatura
Non è raro che si trovino battuti due punti di seguito (..), un punto interrogativo seguito da un punto fermo (?.) e altre amenità del genere. Anche in questo caso una ripulitura del testo può operarsi in modo analogo al precedente, ponendo in Trova la sequenza anomala di segni che si suppone presente nel testo, in Sostituisci la sequenza corretta o il segno singolo sostitutivo. Così per esempio i casi qui ipotizzati si risolvono in questo modo:
Descrizione | Trova | Sostituisci con |
Sequenza di due punti | .. | . |
Punto interrogativo seguito dal punto | .? | . |
Punto esclamativo seguito dal punto | !. | . |
È comunque necessario procedere con cautela nelle sostituzioni, considerando i casi in cui la doppia punteggiatura ha valore grammaticale ed è quindi permessa. Per esempio, la ricerca del punto seguito dalla virgola (.,) deve essere valutata caso per caso perché è legittima la virgola dopo un'abbreviazione con il punto:
Nel 79 d.C., l'eruzione del Vesuvio seppellì Pompei sotto metri di cenere.
Inoltre è senz'altro possibile la combinazione con intenti espressivi di punto esclamativo e punto interrogativo (!?, ?!) e a volte anche il loro raddoppio (!!,??), che perciò in alcuni casi non va corretta.
Anche qui però l'uso di una singola espressione Grep ci permette di correggere una molteplicità di anomalie. L'espressione seguente corregge infatti una molteplicità di combinazioni scorrette, per la cui applicazione, in ragione delle osservazioni precedenti, sarà comunque prudente decidere di volta in volta invece che applicarla a tutto il testo alla cieca.
(?<=\.)\.|(?<=\.)\:|(?<=\.)\;|(?<=\.)\!|(?<=\.)\?|(?<=\,)\.|(?<=\,)\,|(?<=\,)\:|(?<=\,)\;|(?<=\,)\!|(?<=\,)\?|(?<=\;)\.|(?<=\;)\,|(?<=\;)\:|(?<=\;)\;|(?<=\;)\!|(?<=\;)\?|(?<=\:)\.|(?<=\:)\,|(?<=\:)\:|(?<=\:)\;|(?<=\:)\!|(?<=\:)\?|(?<=\!)\.|(?<=\!)\:|(?<=\!)\;|(?<=\?)\.||(?<=\?)\:|(?<=\?)\;
Accenti
Per quanto riguarda gli accenti, è possibile correggere con una certa facilità l'accento grave sulla <e> tenendo conto che le parole che recano e con accento grave (è) sono in realtà pochissime: è (terza persona del verbo essere), tè, caffè, cioè, ahimè, piè.
Possiamo correggere eventuali accenti sbagliati su ché e i composti di che (finché, affinché, perché, benché, nonché), osservando che non esisono parole terminanti in <chè> con accento grave.
Analogamente, per i composti di re e tre (viceré, ventitré, trentatré, quarantatré ecc.) si può correggere la sillaba finale da <rè> in <ré>.
Altre singole occorrenze di <è> in fine di parola, per es. né, sé, vanno ricercate singolarmente.
Descrizione | Trova | Sostituisci con |
Accento grave su ché e i composti di che (non scegliere parola singola) | chè | ché |
Accento grave sui composti di re e tre (non scegliere parola singola) | rè | ré |
Errori comuni di battitura
Anche nel caso di fonti autorevoli, il vostro testo potrebbe ancora contenere ancora delle ingenuità di battitura che val la pena di provare a correggere. Se, come è probabile, il testo è stato composto in Microsoft Word con correzione automatica attivata, molti degli errori segnalati potrebbero essere stati già risolti.
Descrizione | Trova | Sostituisci con |
Apostrofo in luogo dell'accento grave sulle maiuscole, esempio (scegliere parola singola) | E' | È |
Apostrofo in luogo dell'accento grave sulle minuscole, esempio (non scegliere parola singola) | a' | à |
Accento in luogo dell'apostrofo | pò | po' |
Trattino in luogo della lineetta (si assume che il trattino sia correttamente preceduto dallo spazio) | <spazio>- | <spazio> — |
Il problema delle maiuscole con l'apostrofo in luogo dell'accento non è nuovo. Già all'inizio del secolo scorso Malagòli lamentava