Una foto a 360 gradi è un'immagine che riprende tutto l'ambiente circostante consentendo la visione in ogni direzione.
Si parla anche di foto sferiche, quelle con le quali abbiamo familiarizzato attraverso Google Street View.
In questo genere di foto il punto di osservazione è all'interno di una sfera, e per tale ragione parliamo di realtà virtuale.
Il punto più basso è detto nadir, quello più alto è chiamato zenith.
Fino a pochi anni fa con foto a 360 gradi avremmo inteso foto ottenute ruotando la macchina fotografica di 360 gradi sul cavalletto, indipendentemente dall'angolo inquadrato in altezza.
Scattiamo foto singole a 360 in alta risoluzione per documentare piazze, strade, monumenti, eventi.
La tua attività su
Google Street View
Mettiti in mostra, fatti vedere
Le foto e i Tour virtuali aiutano gli utenti a decidere se visitare la tua attività. Amplia la tua presenza online e mostra il meglio della tua attività, all'interno e all'esterno. Fai sapere ai clienti che cosa aspettarsi mentre sfogliano immagini di Street View prima della visita (da GSV).
e dove Google non arriva
Arriviamo noi. Possiamo mappare in Google Street View strade 'grigie', non ancora esplorate dalla Google Car, strade private o secondarie, troppo strette o comunque impraticabili per Google, sentieri pedonali.
Pronti? Al lavoro
Lavoriamo con diverse macchine, da 8K, 12K fino a 16K con na risoluzione massima di 16384 x 8192 pixel.
Matterport ha un formato proprietario e richiede un pagamento per l'hosting.
Realizziamo filmati a 360 gradi in 8K e collegamenti in streaming Youtube o Facebook sempre in 8K.
Come nasce una foto a 360 gradi
Scatti a 360 gradi si possono ottenere anche con lo smartphone o con una reflex, ma con grande dispendio di tempo e di energie. Fotocamere dedicate semplificano il processo confinando la ripresa generalmente in un solo scatto. Le fotocamere sono dotate di più lenti, da 2 fino a 25, oppure ruotano su se stesse come Matterport o alcune Panox.
Tipicamente, ls gran parte delle fotocamere parte da due foto ultra fisheye, ognuna delle quali copre più di 180 gradi.
Il compito di cucire insieme le singole immagini in una proiezione equirettangolare è affidato a un software, spesso interno alla fotocamera. Questa operazione è detta stitching.