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Stampa

Lo studio opera da trent'anni in grafica e comunicazione, potendo vantare esperienze nei settori più disparati della tipografia e della stampa, nel multimediale, nel web, nella cartellonistica e nella segnaletica, nell'allestimento di mostre e preparazione di eventi.

Nel periodo compreso tra il 1980 e il 1992 ha operato sotto l'etichetta <sigma pubblicità> per trasformarsi poi, dal 1992, definitivamente in <sigmastudio>. appartiene inoltre a Sigmastudio l'etichetta editoriale Terzo Millennio.

Inizialmente operante nel settore dell'oggettistica, sigma stampa in serigrafia gadget, carta, pvc. Uniformandosi alle richieste di una clientela, all'epoca poco esigente immersa in un mercato indifferenziato, costruisce e installa insegne e cartelloni per i propri clienti. Ben presto però abbandona il mercato degli oggetti e della cartellonistica, troppo rigido per poter evidenziare eventuali capacità di espressione comunicative.

Prepara manualmente i propri layout, servendosi di sistemi casalinghi di riproduzione fotografica (Durst 601). Logotipi e testi importanti sono composti a mano sfruttando i fogli trasferibili della Letraset e della R41. Marchi e testi destinati alla cartellonistica sono ingranditi, intagliati e verniciati a mano, con l'aiuto di un episcopio.

Nel 1984 lo studio acquista il primo Macintosh 128 con stampante Stylewriter, ma la mancanza di applicazioni disponibili ne limita fortemente l'uso. L'arrivo sul mercato della prima Apple Laser Writer consente una prima efficace integrazione nel mondo della carta stampata. Il rilascio dei primi software di impaginazione, PageMaker e Ready Set Go, permettono una prima concorrenza con i sistemi di fotocomposizione, prerogativa delle grandi realtà tipografiche e degli studi difotocomposizione.

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L'uscita di macchine sempre più veloci, la comparsa di monitor a colori (soltanto 256 nei primi modelli) il rilascio di pacchetti software sempre più sofisticati (il diffusissimo Quark XPress e l'onnipresente Freehand, i primi software di casa Adobe, Illustrator e Photoshop), danno i primi scossoni al mondo della stampa e dell'editoria. Forte dello sviluppo incalzante del desktop publishing, sigmastudio si pone come punto di riferimento in Molise con l'installazione della prima fotounità della regione, un'Agfa.

Sempre alla ricerca di uno standard qualitativo elevato, essendo ormai possibile il trattamento in proprio delle immagini in bianco e nero e a colori, lo studio si dota di uno scanner Dainippon, di buona qualità nel trattamento delle diapositive, presto rimpiazzato da un Linotype 300, di eccellente qualità, uno dei migliori scanner a tamburo sul mercato.

Nel 2002 acquista la prima Xerox per la stampa digitale a colori in proprio, una Docucolor DC12, alla quale affiancherà nel 2007 una macchina di nuova generazione, Docucolor 240, veloce e affidabile, completata da vari accessori che consentono allo studio la produzione di stampati in alta qualità, tagliati rifilati e rilegati secondo le esigenze del cliente.

Nella stampa ad alte tirature, nel tempo lo studio ha selezionato partner affidabili e capaci operanti soprattutto nel meridione d'Italia per poter garantire ai suoi clienti il massimo della qualità oggi raggiungibile, che non mortifichino la grafica e le idee iniziali di progetto, ma le realizzino appieno nel rispetto degli standard di qualità prefissati.

Nel 2000 consapevole della necessità e della forza di una comunicazione globale, lo studio affronta la sfida del web, realizzando i primi progetti.

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